16 marzo 2020 – S. Eriberto – III settimana di Quaresima – tempo bello – h. 09,50 – 12,7 °C – vento 16/19 Km/h NE
Carissimi tutti,
riprovo, tento, in un momentro “buono” a scrivere qualcosa, dopo un mese, un periodo molto duro, su cui non voglio soffermarmi, se non per ringraziare tutti coloro che mi hanno espresso vicinanza e affetto sincero. Tanti amici di una vita, ma anche riscoperte antiche che mi hanno fatto felice e/o allieviato il mio dolore e sofferenza.
Solo una considerazione personale su quest’ultima frase: molti mi avete spronato a tenere duro, perchè “…tu sei forte…” e Vi ringrazio davvero di tutto cuore della considerazione, ma Vi assicuro che davanti al dolore, alla sofferenza fisica siamo tutti uguali: indifesi, impreparati. Momenti in cui muore anche la speranza per il futuro…salvo riprendersi quando il dolore passa fisicamente e moralmente, accettando che la Vita è anche questo. Ed io non faccio eccezione. Sono una persona normale, con tutte le sue debolezze; uno, peraltro, delle tante, tantissime persone colpite da questo male che però la medicina , la scienza moderna dà possibilità di guarigione. Per cui vado avanti con quel pò di forza che mi sta rimanendo, con l’aiuto ed il sostegno di tutti Voi, ma sopratutto di chi ho accanto ogni momento, e, naturalmente, di quello del Nostro Buon Dio.
La strada è ancora lunga e dura, ma “voglio” vedere la fine del tunnel e ritornare presto fra tutti Voi, anche se non so ancora quando, e consapevole che forse sarà impossibile che tutto sia uguale a prima. Comunque ci provo!
Chiusa questa parentesi, di cui in qualche modo mi scuso per l’uso personale, veniamo a noi: alla nostra situazione societaria dovuta alla diffusione di questo terribile nemico invisibile “il Corona virus” che sta sconvolgendo la vita di tutti noi. Una “terza gerra mondiale” dicono alcuni. Ma ci si avvicina davvero!
Una situazione che ha trovato tutti impreparati, da noi comuni mortali, ai nostri governanti, data la dimensione impensabile della proporzione che avrebbe – che ha – raggiunto, con molte vittime e, sopratutto vissuta all’inizio, con qualche scetticismo anche da parte di personaggi pubblici, come fosse una semplice influenza stagionale. Purtroppo non è stato e non è così!
Anche noi, anch’io alll’inizio, ho barcollato sull’attendibilità dei primi allarmi, ma, altrettanto velocemente, insieme a tutti gli amici del nostro Consiglio che ringrazio per la vicinanza e comprensione assoluta dimostratami, siamo stati i promotori della dolorosa chiusura dell’impianto di Quinto Basso non senza qualche difficoltà, anteponendo naturalmente la salute delle nostre atlete, dei tecnici, di tutti noi, al proseguimento dell’attività agonistica, che riprenderà quando possibile e ci saranno tutte le garanzie.
Poi è intervenuto i decreto del Governo Nazionale che ha chiuso ogni alternativa.
Certo, scelte difficili, dolorose anche, per tutti, ma indispensabili. Da accettare. E quì mi rivolgo sopratutto a tutti i nostri tecnici a cui rivolgo le mie riflessioni fatte in questi miei lunghi giorni: io credo che la stagione agonistica 2020 sia ormai compromessa rispetto ai suoi obiettivi originali. Nessuno può sapere quando e come ricomincerà, in quale forma e decisioni Fidal e in generale delle Istituzioni Pubbliche.
Mah…vedremo come si evolverà la situazione e cosa si potrà “salvare” sia a livello individuale che societario. Ma non dipende da noi.
Dispiace certo, noi siamo uomini di sport, ma dobbiamo essere anche pratici: usiamo allora questo tempo per rafforzare i rapporti fra tecnici e atlete, con iniziative come qualcuno di Voi già sta facendo molto bene, tramite internet, con il consiglio di esercizi che permettano almeno di non perdere del tutto il lavoro invernale che, pure, aveva dato dei buoni risultati e speranze per la stagione su pista all’aperto.
Paradossalmente la vedo come un’opportunità di saldare i rapporti con le nostre ragazze, che certamente non vivono momenti facili “chiuse” in casa, e che hanno bisogno di aiuto, un aiuto fatto anche di vicinanza dei “loro allenatori”.
E’ questo un mio personale appello, per non disperdere al vento tanto lavoro, passione, sia delle ragazze che dei tecnici ed anche di noi dirigenti che aspettiamo la fine del tunnel per ripartire. Perchè una ripartenza ci sarà!
Come ci sarà la fine di questo incubo, e, forse, non sarà più tutto uguale a prima, ma chi ha usato bene questo tempo, se lo ritroverà, e andrà avanti.
Andrà avanti chi ha capito che la Vita non è soltanto quello vissuto finora, ma anche dolore, sacrificio, forza di reazione…quello che cerchiamo di trasmettere comunque sempre alle nostre ragazze.
Una riprova peraltro di quello che si sta vivendo ora in ben altra dimensione, che non è certamente paragonabile… ai sacrifici fatti sul campo di allenamento, dove, a ripensarci adesso…
Ecco, avrei tante considerazioni da fare, ma preferisco chiudere quì, rivolgendomi solo a Voi, come Pietro e come Presidente: usiamo bene questo tempo e facciamone tesoro! Non è facile, lo so, e non sarà un periodo breve ma non infinito.
Lavoriamo quindi già da ora per il futuro, perchè ci sarà e ci dovrà vedere pronti e protagonisti ancora una volta; non so se sui podi, ma certamente cresciuti tutti come persone che hanno fatto tesoro di questa pur negativa esperienza.
Di altri argomenti, come l’incerto futuro del Campo di Quinto che dovrà, questo sì, cambiare radicalmente nella gestione, dei nostri programmi societari, anche questi tutti da rivedere, a partire dall’attività sportiva, all’iniziative come il nostro ritiro estivo che pare al momento improponibile…ecco, di tutte queste cose ne parleremo più avanti, sperando sopratutto a me stesso che questo momento “buono” di stamani possa continuare…aggiornando anche il sito con le immagini delle ultime manifestazioni delle nostre ragazze.
Un caro abbraccio, affettuoso a tutti!
Pietro